L’Unione Europea deve fare la sua parte sul tema dell’immigrazione
Matteo Renzi ha ragione sul fatto che i leader di Francia e Germania non stiano dando seguito alle loro affermazioni sulla necessità di dare aiuto o asilo ai migranti in modo proporzionato in ambito Ue lasciando poi all’Italia il grosso del problema.
Sul terreno dell’immigrazione vorremmo, quindi, che Renzi e l’Ue siano più realistici e conseguenti nel delineare e attuare le politiche in materia.
Perchè Renzi sbaglia in politica economica?
Anche sulla volontà di derogare al rispetto dei vincoli di bilancio sottoscritti da tutti gli stati dell’Ue, che rappresenta l’altro tema sul quale Renzi ama fieramente ripetere il suo dissenso rispetto ai tedeschi, non abbiamo dubbi nell’affermare che ciò sia un errore non perché in alcuni momenti non sia opportuno, ma perché ciò dipende da una visione perdente di come si dovrebbe rimettere in moto lo sviluppo.
Se Renzi privilegia aumentare i consumi (con misure simili ai famosi 80 euro) anziché ridurre le imposte su chi dovrebbe investire per produrre ricchezza (le imprese) ed, in parallelo, la spesa pubblica improduttiva, evidentemente preferisce comprarsi una parte dell’elettorato senza una seria volontà di sviluppare il paese.
L’Irlanda, con una tassazione dei redditi d’impresa al 12,5% e dopo tre anni di austerità con un taglio di circa 30 miliardi di spesa pubblica (qualcosa come il 20% del Pil) nel 2015 ha avuto un aumento del Gdp superiore al 6%!
Se Renzi volesse davvero togliere l’Italia dalla stagnazione dovrebbe, analogamente all’Irlanda, innescare un circolo virtuoso riducendo almeno del 50% l’imposizione fiscale sulle imprese, attirando capitali e persone fisiche attualmente residenti all’estero (almeno i famosi cervelli italiani emigrati) con politiche fiscali simili a quelle esistenti in UK e in Portogallo. In parallelo, riducendo la spesa pubblica in modo reale (l’ex commissario alla “spending review” Perotti ha affermato che i pochi tagli attuati sono stati completamente compensati da un aumento di spese molto discutibili) ispirandosi più a gente come Schroder e Osborne piuttosto che al populismo di Maduro.
Pubblicato in data 22 Settembre 2016
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